Dopo questa venticinquesima e ultima indagine, che è inutile riassumere, basta leggerla, Sharon, sopravvissuto al dito di Olympia, sposò Carlotta, e i Coriandolesi cantarono: "Scendi propizia dall'ardente sfera ove tu brilli a i fortunati amanti, figlia del mar, che co' tuoi lumi santi spesso rallegri ancor Pafo e Citera. Vieni e corona il caldo amor, la intera fede di queste due alme costanti. non sai quanti sospir sparsero e quanti nel desiar questa beata sera? Profano già de li uomini consiglio non è il bel nodo. Ah! di sua man, gioconda madre, lo strinse il tuo celeste figlio. Vieni e t'assidi su la destra sponda del talamo felice: e, dal bel ciglio versando i dolci rai, l'ardi e feconda." Nel contempo, lo scriptomontaggio, dopo un lungo collaudo, si era dimostrato pienamente funzionante, e non c'era nulla da aggiungere.