La ventunesima indagine si apre, usando le stesse parole di Sharon, come un romanzo rosa illustrato da Milo Manara, e tale continua per Carlotta, che Sharon non informa del ritrovamento di una lingua tagliata, per il cui enigma incarica l'investigatore islandese Magnús. Al fine di non rivelarlo a Carlotta, si tiene in contatto con lui da tutte le latrine che frequenta, giustificandosi con improvvisi attacchi di diarrea. Un'investigazione latrinaria, come dice. Ma intanto c'è una grande novità: la presentazione della famiglia di Carlotta, che li ospita, ed è per le tisane obbligatorie della futura suocera che lo stratagemma diventa diarrea effettiva, e la materia fecale impazza, dando luogo anche a una sessualità latrinaria. Però, guarda caso, proprio in quella famiglia emergono spunti investigativi. Tuttavia è Orso, da lontano, consultato dal cesso, a fornire a Sharon l'ultimo miglio, percorso in bicicletta, in fondo al quale ci sarà la scoperta della verità, come al solito sconvolgente, in una baraonda di sesso attivo e passivo.