L'obiettivo è semplice: non morire. Sopravvivere finché non recuperi tutti i punti che ti permetteranno di tornare nel tuo mondo come uomo libero. È così che la IDSC ci usa nel vostro mondo. Noi galeotti recuperiamo per lei i nostri stessi simili per non farci scoprire. Ogni profugo recuperato per noi è un punto e, alla fine, invece di un servizio di piatti, la Confederazione ci ridà la libertà sul nostro mondo. Ci chiama Alleati perché manodopera a basso costo è troppo brutto. Ed è mentre sono qui, a recuperare miei simili per tornare libero, che mi viene fatta la proposta più allettante della mia vita: lavorare con l'Alleato per eccellenza. Come non accettare? In tutto questo aggiungete uno psicolabile che combatte contro quello che assomiglia più a un pitbull strafatto che a un Alleato. Un barista frustrato e me: un diciassettenne col pallino del furto. Mescolate il tutto con esplosioni, sparatorie, magia e incantesimi e montate il tutto con scene di ordinaria follia, ironia e una buona dose di parolacce. Quel che esce è una specie di testata tra il fantasy e il film d'azione stile americano. Ma potete chiamarlo anche Service's Code, che va bene lo stesso.
