Come spesso accade, gli incontri più interessanti e sorprendenti avvengono tra mondi lontani, o che addirittura il sentimento comune vorrebbe rimanessero del tutto separati. Quantomai appropriato, in questo contesto, appare l'incontro di universi antipodici quali la Vita e la Morte. Ma non sempre questi confini sono stati rigidi tanto quanto ci appaiono ora; prima che la spinta illuminista uniformasse il concetto di mortalità basandosi su principi di razionalità scientifica a discapito di una più oscura superstizione, era opinione relativamente comune che la Morte non fosse necessariamente la fine degli affari mondani. I racconti di questa raccolta narrano un percorso che inizia dalla Fine, il cui viaggio non è l'andata ma il Ritorno, e che quasi sempre abbatte quella che è considerata una delle più solide certezze della ragione, ovvero il confine - quantomai fosco - tra la Vita e la Morte. Racconti di Benson, Cholmondeley, O'Sullivan, Walpole, Blackwood, Nesbit, Meyrink, Hardy, Barr, Behari Day, Pardo Bazán, Palma, Nervo, Lugones, Quiroga, Hyde, Page Mitchell, Bierce, Hutter.