Il racconto di una vita dedicata alla danza e alle lotte per la cultura e l'affermazione della donna e dell'artista nella società. Le memoria di una grande protagonista della Danza italiana e delle espressioni artistiche che ne fanno parte: Cristina Bozzolini, dagli anni Sessanta che la vedono Prima ballerina del Corpo di ballo del Maggio Musicale fiorentino e protagonista di spettacoli memorabili al Teatro Comunale al fianco di artisti del calibro di Nureyev, Fracci, Baryshnikov, alla nascita del Centro Studi Danza, fino alla fondazione del Balletto di Toscana - compagnia che ha rivoluzionato il teatro e la danza in Italia, forgiando generazioni di coreografi e ballerini - e alla direzione di importanti compagnie nazionali (AterBalletto). Circa 70 anni fra palcoscenico e direzione artistica sono il risultato di una passione mai spenta e la dimostrazione della determinazione con la quale una donna affronta anni difficili, in un settore artistico non sempre ricettivo quale il mondo della danza, ma anche l'attestazione di una battaglia politica che l'ha vista sempre in prima fila per l'affermazione dei diritti civili e per una società giusta, nella quale la formazione culturale deve fare da motore per lo sviluppo. Il libro racconta fino al dettaglio, seguendo la vita della protagonista, le speranze, le fatiche, i successi e le difficoltà di decenni dedicati alla passione per la danza e alla formazione dei giovani come espressione di un sentire politico che tuttora permea l'attività di un'artista che è anche educatrice e imprenditrice culturale