Venti donne, appartenenti a tre generazioni diverse, raccontano a due giovani studiose le loro esperienze fuori dai confini italiani. Ispirate agli scritti di Rosi Braidotti e Julia Kristeva, le interviste ripercorrono gli spostamenti tra Europa, Marocco e Stati Uniti, sfociano e si confondono col racconto di intere vite che, nella loro unicità, sono rappresentative di molte altre o che con altre risuonano. Muovendo dalle ragioni delle partenze, si indaga l'effetto del vivere fra diverse lingue; la libertà di pensarsi e muoversi altrove fra autonomia, potenza e paura; il riconoscersi o meno in forme femministe di relazionalità e di pratica politica.