RIAFFIORANO LE TERRE INABISSATE

Non un libretto. Non aspettatevi il solito sci-fi o un libro distopico. Non è nulla di tutto ciò. Se vi piace uno stile essenziale...beh lo detesterete. Se siete sull'analitico andante, beh è una specie di poema di eroi tragici, sconfitti senza possibilità alcuna in un Inghilterra post brexit dominata dall'acqua L' acqua dei fiumi, delle gole scavate dagli stessi nelle varie ere geologiche, le periferie di Londra e la provincia a ridosso del Galles. Periferia geografica, sociale in un perenne instabilità con una sola costante...il senso di inadeguatezza , di incompletezza, la sfiducia nel proprio e nell'altrui operato. Indefiniti i propositi, indefiniti i ruoli, i dialoghi, le frasi lasciate a metà. Il tutto contornato , in maniera immanente e quasi trascendente dall'elemento acqua. In superficie, come fiumi, stagni, fossati, laghi Nel cielo come pioggia che cade di sbieco e tamburellante sui vetri degli edifici. Nel sottosuolo, come fognature, fiumi sotterranei o in generale come falda freatica, con la componente di creature acquatiche umanoidi, anfibie , misteriose ed enigmatiche. Un mistero noto a molti personaggi del libro ma non ai protagonisti del libro, Victoria e, in primis Shaw, un personaggio principale talmente fragile che l'Autore non lo degna nemmeno di un nome proprio.