Bernard Williams è universalmente riconosciuto come una delle voci più importanti della filosofia morale e politica del Novecento. Eppure, il suo pensiero è stato solo raramente oggetto di un'analisi e di un'interpretazione complessiva: più spesso, l'attenzione si è focalizzata sulle sue celebri critiche a specifici orientamenti teorici, come quello kantiano e quello utilitarista. Questo libro cerca di colma- re questa lacuna. Considerando l'opera di Williams nella sua interezza, esso ricostruisce la particolare e affascinante immagine della filosofia morale che ne emerge. L'ideale di oggettività etica fa da filo rosso a questa ricostruzione. Più precisamente, la domanda di fondo che guida l'indagine è che cosa rimanga di questo ideale una volta vagliate le critiche di Williams a tre idee fondamentali per la filosofia morale: quella di teoria normativa, quella di conoscenza etica e quella di natura umana (intesa come possibile base per delle prescrizioni etiche oggettive). La risposta, in estrema sintesi, è "molto poco". Ma ciò non implica un abbandono al relativismo. Piuttosto, la risposta implica la necessità di prendere consapevolezza della storicità dei nostri valori e di riesaminarli da un punto di vista peculiare, storico e filosofico allo stesso tempo, al fine di valutare quali meritino la nostra fiducia. Come si suggerisce in questo libro, negli ultimi anni della sua vita Williams offre molte riflessioni utili per fare questo.