L'Occidente sopravvive a se stesso proprio mentre annuncia la propria fine. L'Europa, affaticata dalla troppa storia (e dal troppo socialismo), è ormai incapace di credere nella libertà che ha inventato. Rimane solo una via: avvinghiarsi all'America - ossia all'Occidente tout court - che continua a incarnarne l'energia, la volontà e il dominio planetario. Questo saggio - lontano da ogni ortodossia, radicale, conservatore e forse moderatamente reazionario - si interroga sulla nostra civiltà e vorrebbe cogliere il suo paradosso fondamentale, ossia quello di avere universalizzato le proprie idee fino al limite della dissolvenza. Solo riscoprendo la libertà come destino, qui ed ora, e non come nostalgia, l'Occidente potrà riconnettersi con il suo più profondo dover essere, che è quello di una lotta intestina e senza quartiere per rinnovare costantemente la propria anima.