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favetto gian luca - qualcosa che s'impara

QUALCOSA CHE S'IMPARA




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Dettagli

Genere:Libro
Lingua: Italiano
Editore:

NN EDITORE

Pubblicazione: 11/2018





Trama

Il perdono è qualcosa che s'impara quando trasforma il dolore in una storia. Gian Luca Favetto avanza in una foresta di domande e nel suo errare trova la colpa, il dono, la poesia; e, ancor prima, il grande rito del teatro, che dal sangue di Macbeth ci conduce alla magica leggerezza di Prospero. Parla con Cervantes e con Fitzgerald, attraversa il ponte di Mostar e quello di Brooklyn, ritrova Achille e Priamo, riconosce se stesso ventenne, perduto e mai perdonato, ripara ricordi e sentimenti rimettendo insieme il tempo, le generazioni, i continenti. Così, l'uomo-scrittore lancia in avanscoperta le parole, che tornano a casa sotto forma di gesti e di respiro. Che si fanno carne, per dimorare finalmente tra noi.




Recensione Libraio

Prendi la parola perdono e fanne mondi, umani, culturali, antropologici.
Gian Luca Favetto riesce a confezionare un libro commovente e profondo rispondendo con grande spessore e serietà alla sfida che NN gli ha offerto attraverso la collana CroceVia.
CroceVia si propone come una serie di libri attorno al senso e al significato di alcune parole fondamentali nella nostra cultura e nella nostra storia. E la parola di Gian Luca Favetto è perdono.
“Il perdono è qualcosa che s’impara. Non può stare nelle parole. Vengono dopo, le parole. È gesto gesti azione. È fisicità, presenza.” Un inizio teatrale, si parte con il Macbeth. Una rappresentazione in un piccolo teatro di Lione, una passeggiata notturna, e un senso di colpa che durerà una vita. Non si risparmia in questo libro, Favetto, evocando episodi della sua vita, dei rapporti familiari, del senso solido e fragile insieme delle radici. Di parole pensate e mai dette, e per questo diventate pesanti.
Poi va oltre, scavalca la sua stessa esperienza, allarga agli amici, alle serate in cui si parla, ci si confronta, si confessano amori, o malattie. Ci si avvicina alla morte, e alla redenzione che gli altri ci concedono, prima di noi stessi.
Un passo ancora e Favetto abbraccia il mondo: “Credo nei ponti, che assicurano la continuità del cammino. Sono passaggi sulle gravine, sulle frontiere e, come le frontiere, mettono in relazione.” Matera è la città del perdono, che è diventata Gerusalemme nello sguardo, pieno di domande, di Pasolini, e la cui Gravina rappresenta proprio un dissidio, una ferita da sanare e perdonare. il ponte di Mostar, il ponte dei Sospiri sono passaggi, strade da percorrere per popoli e uomini che pagano la loro colpa. E poi accanto a Lione con il suo “primo peccato”, il Gange, terra di perdono e di rinascita, dove la morte è accanto alla vita, in un comune terreno di purificazione.
Il perdono di Favetto è una rigenerazione, un abbandono di qualcosa di sé, abbandono all’altro. Questo è il per-dono, capace di farsi dono all’altro. Non un regalo, ma una strada fatta insieme, consapevole e responsabile, in cui è necessario fare un cammino di espiazione, che è composto di pazienza, e tempo, e accoglienza dell’altro e cura. Nasce nel dissidio tra ragione e cuore, il perdono, ed è movimento, e azione che porta a essere liberi. Solo chi ha un’anima può perdonare ed essere perdonato, perché sa riconoscere e accettare la propria condizione umana imperfetta e guardare avanti, lasciando indietro le zavorre del passato.
Dai luoghi alle immagini e alle parole: Favetto affianca Karen Blixen, Ernest Hemingway, Francis Scott Fitzgerald. Achille e Priamo e quella notte in cui, perdonandosi, entrambi perdonano sé stessi, e poi Marco Polo, Manzoni e il suo Innominato, il figliol prodigo e Giacomo Casanova. Il Prospero shakespeariano. Armatevi di matita, aprendo questo libro, e segnate, segnate, segnate. Di frase in frase, Gian Luca Favetto ci guida ad attraversare la vita. Ne usciamo ricomposti.
“Perdono vuol dire sono in pace con me stesso, lascio ogni potere ogni maschera trucco magia – in tutte le lingue del mondo. Significa sono un uomo, un uomo fra tanti ma un uomo fatto di tanti uomini, tante persone, tutti coloro che ho incontrato.”

Recensione di Francesca Cingoli









Altre Informazioni

ISBN:

9788894938111

Condizione: Nuovo
Collana: VARIA
Formato: Brossura
Pagine Arabe: 172


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