Nel libro "Prede" siamo immersi nel mondo teatrale, quello esistenzialista dalla minimale ed essenziale scenografia. Una Berlino con le sue immaginate stagioni intravista a malapena da una finestrella, un anonimo marciapiede di Napoli dove si celebra l'attesa, una Roma tra le quinte di scena, dove accadono dialoghi a volte virtuali.