Preceduta da una breve parte narrativa, questa raccolta di poesie vuole raccontare un percorso di vita, dove la sensazione di perdita e di ineluttabilità di ogni cosa pervade molti tratti dell'esistenza umana e della percezione del mondo circostante. Si celebra il tempo, come fattore comune a tutto ciò che è animato ed inanimato. Si narra il tempo, attraverso le esperienze che a ciascuno è dato di fare. Si piange la finitudine, quale mistero ultimo a cui nessuno può sottrarsi. Dagli scritti più giovanili, intrisi dell'astratta pesantezza dell'inesperienza, fino alle pagine più consapevoli di morbida accettazione, ogni passo può portare il lettore entro una dimensione universale, osservata qui con sentimento "decadentista".
