Brossura con alette, ill. colori. Il libro propone una riflessione sulla cosiddetta “pittura aniconica” cosi’ come si è venuta sviluppando in Italia, dal 1968 ad oggi, attraverso i più significativi contributi intorno al ruolo del dipingere in rapporto alle nuove sperimentazioni. La prima parte del volume ripercorre il dibattito sul futuro possibile della pittura come compresenza di molteplici modalità di ricerca, dalla continuità con l’astrattismo storico alle riflessioni analitiche degli anni ’70, dal confronto con la pittura postmoderna alla definizione di una nuova costruttività, dalla ridefinizione della geometria alla scelta radicale del monocromo. Dopo un ampio repertorio iconografico, la seconda parte del volume propone un percorso interpretativo della ricerca dei singoli artisti evidenziando gli specifici modi del dipingere, dalle metodologie scientifiche alla fluidità emotive del colore.
Significativa è infine l’attenzione verso le nuove generazioni di artisti che si rivolgono alla pittura come visione interiore che sappia essere non stanca ripetizione di formule linguistiche ma impegno a sostenere il suo insostituibile ruolo immaginativo nel contesto dei linguaggi attuali.