La vicenda, narrata da un ingegnere minerario dipendente di una grande compagnia petrolifera, è ambientata in uno spazio dell'immaginario dove si materializza la splendida unicità culturale del Marocco, ma potrebbe svolgersi ovunque. Ovunque gli interessi dominanti nell'economia globale tentino di espropriare una comunità del suo destino e ne calpestino la storia e la cultura. El Amal è la medina, il fascino dei paesaggi affacciati sull'oceano, la semplicità asciutta dell'entroterra, l'ospitalità degli autoctoni, la fiamma negli sguardi, ma è anche la violenza di chi, per estrarre l'ultima goccia di petrolio, sta rapinando le risorse naturali e distruggendo il vivente sul pianeta. Un romanzo scritto in prima persona e in presa diretta, con un percorso interiore del protagonista che parla alla nostra coscienza, ma anche un invito a interrogarci sui cambiamenti climatici e sulla necessità di arrestare un modello di sviluppo insostenibile.