"Il mondo dei Peanuts è un microcosmo, una piccola commedia umana sia per il lettore candido che per quello sofsticato". Così scrisse Umberto Eco nella prefazione alla prima edizione italiana dei Peanuts. Quasi settant'anni dopo la loro prima apparizione, siamo ancora assetati di Peanuts. Perché, per proseguire con le parole di Eco (traduttore di molte strisce presenti in questa edizione Oblomov), Schulz mostra chiaramente le nevrosi universali dell'uomo moderno; ma "all'improvviso, in questa enciclopedia delle debolezze contemporanee, ci sono (...) schiarite luminose, variazioni disimpegnate, allegri rondò dove tutto si pacifca in poche battute. I mostri ritornano bambini, Schultz diventa solo un poeta dell'infanzia".