SURVIVAL. VIVERE E SOPRAVVIVERE NELLA NATURA IN ALLEGATO LE SURVIVAL CARDS, UTILE PRONTUARIO DI SOPRAVVIVENZA DA PORTARE SEMPRE CON SE'

Il volume affronta tutte le tematiche riguardanti il vivere e il praticare l’Outdoor tramite un approccio etico e corretto all’ambiente, senza trucchi o scorciatoie. Tale approccio mette in grado le persone di scoprire i segreti della natura, riattivando antiche abilità e strategie di adattamento che possono rivelarsi molto più utili di quello che si può pensare: un vero e proprio incontro tra la natura umana e quella del mondo che ci circonda.
Vivere Outdoor significa praticare un insieme di attività sportive che aiutano a sviluppare nell’individuo lo spirito di avventura valorizzando l’intelligenza fisica, le abilità motorie, la resilienza psicologica, i bisogni primari e l’autonomia in ogni ecosistema.
Outdoor è anche uno stile, una forma di pensiero, un modo di agire che richiede una particolare formazione ecodinamica. L’Outdoor Training si pratica ormai nelle scuole, nelle aziende, nei viaggi e tocca perfino la terapia psicosomatica. È l’immagine dell’altrove in uno zaino. In allegato le Survival Cards, utile prontuario di sopravvivenza da portare sempre con sé.

Ouverture. Pensare Outdoor - Vivere Outdoor. Appendice: Dall’anarchia alle regole. Biografie degli autori.

Alberto Salza, antropologo, da quarant’anni studia le strategie di sopravvivenza in Africa e ha compiuto molteplici missioni scientifiche. Collabora con molte università ed è autore di numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative.
Enzo Maolucci, docente di Sport Outdoor e Avventura alla SUISM (Scienze Motorie) di Torino, è il “padre” del Survival in Italia. Ha fondato e presiede dal 1986 la FISSS (Federazione Italiana Survival).
Michele Dalla Palma, alpinista, maestro di sci, ex-istruttore di alpinismo e scialpinismo, istruttore master della FISSS, ha organizzato spedizioni alpinistiche ed esplorative in tutto il mondo.
Nel 1987 gli autori hanno effettuato la traversata a piedi e in autosufficienza della Suguta Valley (Kenya), uno dei luoghi morfologicamente e climaticamente più ostili e sconosciuti del pianeta, per sperimentare la sopravvivenza dei primi ominidi nella zona del Lago Turkana.