L'Opus agriculturae di Palladio Rutilio Tauro Emiliano, trattato latino in tredici libri composto verosimilmente tra il 372 e il 455 d.C., conobbe nel Medioevo una fortuna vastissima, testimoniata dalla sua cospicua tradizione manoscritta, dalle numerose citazioni in opere di autori di primo rilievo (Isidoro di Siviglia, Vincenzo di Beauvais, Egidio Romano, Brunetto Latini) e da un nucleo considerevole di traduzioni. Fra queste, si segnalano tre volgarizzamenti toscani realizzati entro la prima metà del Trecento, siglati, in ordine di scoperta, I, II e III. Il volume propone la prima edizione critica commentata del volgarizzamento II, linguisticamente ascrivibile all'area fiorentina e il cui testimone più antico risale agli anni 1330-1350. Il testo, trasmesso da cinque manoscritti, ha conosciuto una certa fortuna negli studi sui volgarizzamenti, principalmente per l'ipotetica attribuzione al notaio fiorentino Andrea Lancia, basata sulla presenza della sigla «A.L» nell'explicit di due testimoni. Nell'Introduzione si dà conto della storia degli studi sul trattato di Palladio e sui volgarizzamenti toscani, si mostra l'affinità tra i volgarizzamenti I e II e una particolare famiglia di codici latini dell'Opus agriculturae (denominata Pr) e si esaminano alcune questioni ancora aperte, in particolare i possibili rapporti fra il volgarizzamento II e quello, siglato I, edito dall'abate Zanotti nel 1810. Nella Nota al testo si fornisce la descrizione codicologica dei testimoni manoscritti di II, si illustra la ricostruzione stemmatica della tradizione attraverso la discussione dei loci critici, si offre un'analisi della lingua del manoscritto posto a base dell'edizione, si presentano i problemi filologici relativi alle rubriche del testo e si espongono i criteri editoriali. L'edizione critica del volgarizzamento è corredata da un commento puntuale, che si focalizza sui rapporti con la fonte latina, sugli usi traduttivi del volgarizzatore e sul trattamento del lessico tecnico, con verifiche mirate estese agli altri due volgarizzamenti toscani dell'Opus agriculturae. Chiudono il volume l'indice delle voci commentate - che fornisce, per ogni lessema trattato, il dettaglio delle forme latine corrispondenti -, e gli indici dei nomi e dei manoscritti.