Notturno Islandese è l'ultimo romanzo di uno degli autori nordici di polizieschi più apprezzati.
Suo stilema è quello di riuscire a mescolare avvincenti trame a paesaggi che creano un meraviglioso effetto straniante sul lettore.
Notturno islandese è ambientato nel gelo e nel buio della notte artica.
In questo gelido contesto viene rinvenuto il corpo senza vita del locale ispettore capo di polizia.
Siamo alle porte della città di Siglufjörður e il suo cadavere viene trovato in una casa abbandonata, un luogo su cui da tempo circolano strane voci.
E dunque, se il primo mistero di Notturno islandese è chi abbia ucciso l'uomo, il secondo mistero è che cosa ci facesse l'ispettore capo lì, a quell'ora, in quel posto.
Chi prende in mano le indagini in Notturno islandese è Ari Þór, affiancato dal suo vecchio superiore Tòmas.
In Notturno islandese non abbiamo solo l'ambientazione fortemente nordica a fare da contesto, ma anche un piccolo villaggio di pescatori dove sembrano essere in tanti ad avere qualcosa da nascondere.
Non solo piccole comunità e segreti: Notturno islandese porta ad indagare sulla politica locale, sui boss del luogo, perchè i traffici locali di dubbia provenienza non conoscono limiti.
Man mano che si legge Notturno islandese, il lettore scoperchia un vaso di Pandora in cui escono allo scoperto soprusi e violenze.
Notturno islandese ci fa assistere al tramonto della piccola comunità di Siglufjörður che, alle soglie del buio inverno islandese, sembra aver perso la speranza di trovare luce, tranquillità, innocenza.
Recensione di Stefania C.