Le consonanze tra i due progetti – espositivo ed editoriale – sono evidenti: il primo infatti presenta una selezione di dodici fotografie di Nino Migliori “neorealista” con scatti dal 1948 al 1950, il secondo mette in mostra le preziose testimonianze dell’Italia post bellica viste con l’obbiettivo di Migliori.
Il volume nasce dalla consegna del Premio Ferruccio Ferroni a Nino Migliori. Il premio, alla sua seconda edizione, è proposto della Pro Loco di Senigallia con l’obbiettivo di mantenere viva l’attenzione e lo studio dell’opera di Ferrucio Ferroni, prestigioso fotografo che fu il vero archivista e lo storico del Gruppo Misa.
Il Gruppo Misa è stato un progetto nato nel 1954 per riflettere sulla concezione della fotografia come arte linguisticamente autonoma. A quella breve esperienza, voluta da Giuseppe Cavalli, parteciparono autori come lo stesso Migliori (seppur marginalmente) e altri del calibro di Mario Giacomelli, Ferrucio Ferroni, Piergiorgio Branzi, Silvio Pellegrini, Paolo Bocci, Adriano Malfagia, Bruno Simoncelli, Riccardo Giambelli.