Nel 1900 cinque amici decidono di acquistare un ampio terreno sul monte Monescia di Ascona, con l'obiettivo di fondare una comunità basata su principi alternativi a quelli che avevano seguito fino ad allora: una dieta vegana, l'utilizzo di abiti non costrittivi, la cura del corpo attraverso esercizi e bagni di sole, il lavoro della terra. Il monte Monescia venne ribattezzato Monte Verità, mentre la comunità si aprì negli anni a molti ospiti esterni: a chi aveva bisogno di trascorrere un periodo presso il sanatorio che era stato costruito sul Monte (ad esempio Hermann Hesse) e a chi, invece, era alla ricerca di un luogo per sviluppare la propria arte, il proprio pensiero, il proprio stile di vita alternativo. Monte Verità divenne così un crocevia di artisti, filosofi, pensatori: tra gli altri Carl Gustav Jung, Isadora Duncan, Erich Maria Remarque, Erich Fromm. I saggi raccolti nel volume - a firma di Luca Scarlini, Chiara Gatti, Sergio Risaliti, Nicoletta Mongini, Riccardo Bernardini, Giovanni Francesco Tuzzolino e Harald Szeemann - raccontano le origini e lo sviluppo di questa speciale comunità e sono corredati da numerose e rare fotografie d'archivio.