Il cinema in Italia, si sa, si fa a Cinecittà. Milano, città dell'editoria, della cultura, del teatro, della musica, ad un primo sguardo sembra aver abdicato su questo fronte. Ma non è esattamente così. Esiste una storia del cinema milanese, un percorso accidentato, avventuroso e spesso irrisolto con la settima arte che Milano porta avanti con fatica ed entusiasmo fin dalla nascita della cinematografia. Ripercorrere quella storia significa mappare una città che ha avuto nel suo massimo splendore quasi duecento sale cinematografiche ed altrettante pellicole ambientate nelle sue strade, piazze, cortili, palazzi. L'immaginario cinematografico milanese è anche quello nato dalle sperimentazioni delle pubblicità di carosello, del cinema industriale e aziendale, delle animazioni e dei generi popolari, della televisione, dei documentari e della serialità. Raccontare il cinema a Milano (e i cinema di Milano) vuol dire, in definitiva, omaggiare artisti, attori, sceneggiatori, architetti, registi, musicisti, esercenti, spettatori. Omaggiare un popolo che nel buio delle sale ha saputo sognare la modernità. Omaggiare Milano.