Viviamo in un tempo disanimato e pervaso da una crisi radicale del senso. La società di massa sembra non lasciare spazio alla ricerca individuativa, proponendo modelli di comportamento e stili di vita omologati e omologanti. Ai miti e alle utopie si sostituiscono i simulacri e le immagini, interscambiabili tra di loro, che diventano merce, rendendo difficile l'accesso al piano simbolico. Alla tensione verso il dialogo con l'altro si sostituisce l'illusione dell'individualismo. La clinica si confronta sempre più con una tipologia di pazienti per i quali il problema prioritario appare legato a tematiche narcisistiche e identitarie, piuttosto che al conflitto intrapsichico o relazionale. I sogni, spesso, mostrano immagini catastrofiche: terremoti, inondazioni e maremoti, segnalando il rischio di un possibile collasso della psiche individuale e sociale. La pervasività di tale fenomeno prefigura, a una prima occhiata, il rischio di una perdita di orientamento collettivo, ma, a un'analisi più attenta, tali sogni evidenziano anche possibili soluzioni. «La catastrofe è preludio ad un rinnovamento profondo? Quali sono le nostre utopie, le speranze e le risorse con le quali ci prepariamo ad affrontarla?» È sull'onda di questa esplorazione dell'attuale, che APRAGIpsicodramma Associazione per la Ricerca in Psicologia Analitica, LI.S.T.A Libera Scuola di Terapia Analitica e il gruppo LISTORINO hanno deciso di allargare il confronto su quanto emerge nella clinica individuale e di gruppo, nei servizi così come nell'attività privata e su come si siano trasformate nel tempo.