«Se siete stanchi dei libri scritti dalle signore scrittrici d'oggigiorno, eccovi un libro scritto da una donna che non fu mai una signora. Per circa dieci anni, come spesso capita, Kiki fu lì lì per essere una regina, ma questo naturalmente è molto diverso dall'essere una signora». Così scrisse di lei Ernest Hemingway. Priva di inibizioni, Kiki viveva per il piacere e le passioni. A dodici anni, cominciò a posare come modella. A vent'anni era già famosa e riuscì a scandalizzare Parigi, la città più carnale che ci sia. A trenta scrisse le sue memorie. Formidabile frequentatrice della vita mondana, divenne confidente di maestri della pittura, scrittori e altre persone note dell'epoca. Nel libro sfilano una miriade di personaggi: da Kisling, Fujita, Soutine e Modigliani, a Man Ray, Jean Cocteau, Ernest Hemingway, i dada e i surrealisti… Le sue memorie sono i momenti intimi di quegli anni ruggenti.