Il volume presenta un'antologia di trentasette opere di Mario Sironi provenienti dalla collezione Cutrera e racconta al contempo la storia dell'amicizia che ne è alla base, quella fra l'avvocato Alfredo Cutrera e Matilde Fabbrini, moglie dell'artista. Nel 1931 Matilde chiede la separazione da Sironi, nominando Alfredo Cutrera suo legale. Di quanto sia stato prezioso per la donna l'aiuto dell'avvocato ne sono testimonianza le opere che, in parte come compenso ma numerose in segno di affetto e gratitudine, sono state a lui donate, dando così avvio alla collezione. La maggior parte dei lavori risale agli anni di frequentazione e di unione di Matilde con Sironi, ma la presenza di carte e dipinti degli anni trenta, quaranta e cinquanta testimonia come l'apprezzamento della ex compagna per il genio dell'artista non sia mai venuto meno. Fra le opere - molte delle quali inedite - figurano temi cari all'artista, ma non mancano prime idee o studi di opere monumentali. Attraverso la collezione Cutrera il lettore può così ricostruire quasi tutto il percorso sironiano, dalla stagione futurista a quella metafisica, dal classicismo novecentista degli anni venti alla pittura monumentale degli anni trenta, dal periodo neometafisico del tempo di guerra ai quadri degli anni cinquanta: testimonianze evidenti di una forza espressiva e di una grandezza che fanno di Sironi uno dei protagonisti del Novecento europeo.