30/09/2007
Di violetta54
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Margherita, che si autodefinisce “ Bambina in scadenza”, un po’ grassottella, i capelli ricci “come una piantagione di fusilli”, un cuore a rischio che “ fa ta-tunf invece che tunf-ta, ideatrice di incipit letterari, fragile e nel contempo perseverante, con un’amica immaginaria nel fantasma della “ Bambina della polvere”, vive all’estrema periferia della città, con la sua divertente e curiosa famiglia.
Fausto, il papà, pensionato, con pochi capelli e appassionato di vecchi oggetti; Emma, la mamma, un po’ sciupata come “ una bustina di the usato” e con il pallino delle “soap operas” e del fumo virtuale; Giacinto, il fratello diciottenne che assomiglia alla sorella “ in cretino”; Erminio, dodicenne avvinto dai videogames e da un’attrazione fatale per la professoressa di matematica e nonno Socrate, che vive nella mansarda ed esce di casa solo una volta alla settimana per procacciarsi cibi avariati e tossine varie che, assunte in piccole dosi giornaliere, dovrebbero preservarlo da un probabile futuro avvelenamento. E poi, c’è Pisolo, il cane di famiglia, definito “ cancatalogo “ perché plausibile frutto di incroci di un intero catalogo di razze canine, animali e forse anche vegetali, presenti sulla faccia della Terra.
Margherita, allegra, vivace, curiosa, intelligente e genuina, vive così, nel suo candido mondo, ancora fatto di stelle, di prati, di alberi, di fantasie e piccole realtà quotidiane che ci racconta con illuminata ironia, anche attraverso le sue “ brutte poesie” e gli incipit letterari dei suoi incompiuti romanzi.
Un giorno, a fianco alla sua casa e con sorprendente velocità, viene costruita una grande villa, un enorme cubo nero circondato da prati e siepi sintetiche.
E’ la nuova dimora della famiglia Del Bene, foriera di novità assolute e del più sfrenato consumismo. Personaggi ambigui, in bilico tra sentimenti di amicizia e corruzione, essi gettano i loro oscuri e incantatori tentacoli sulla famiglia di Margherita, avvolgendola in uno strano s