L'architettura fascista a Bolzano non era solo un progetto urbanistico, ma uno strumento politico per affermare l'identità italiana. Marcello Piacentini fu incaricato di ridisegnare la città, realizzando opere monumentali come il Foro della Vittoria. Il suo piano regolatore mirava a trasformare radicalmente il volto urbano, simbolizzando l'ideologia del regime e l'italianizzazione forzata dell'Alto Adige.