L’uomo è la creatura del desiderio, del bisogno, e questo si manifesta anche nella volontà di voler rinnovare continuamente i suoi beni, di ristilizzarli, di vederli proposti con un aspetto sempre nuovo. Così, nei più differenti contesti culturali, più gli oggetti e le rappresentazioni che si istituiscono intorno ad essi sembrano essere privi di una funzione pratica, più questi sono ambiti dall’uomo e vengono investiti di significati simbolici. Il punto d’intersezione tra “abito-corpo-cultura”, diventa una nicchia straordinaria di sperimentazione dei linguaggi, dei significati di un universo immaginario di molteplici scenari. Il ripercorrere le trame di tale idea apre un nuovo modo di vedere gli attuali sconfinamenti e ibridazioni della moda e del design i cui ambiti non sono più separabili, ma prendono avvio dal processo sociale e mediatico in cui circolano forme e flussi e s’intrecciano con l’ambiente, i media e la rete.