Con
Luna rossa di Jo Nesbo ritorna il personaggio di Harry Hole, il poliziotto dipendente da alcol e altre sostanze stupefacenti.
In
Luna rossa di
Jo Nesbo ritroviamo un Harry Hole che non ha più un ruolo nella polizia.
In realtà non ha più un motivo di continuare e decide di precipitare in abisso di alcol.
Harry abbassò lo sguardo sulla carta di credito.
Conto svuotato.
Missione compiuta: bersi tutto quanto. Niente soldi, niente giorni, niente futuro.
Alla pensione, sotto il materasso, c'era la vecchia Beretta comprata dal senzatetto.
Aveva tre proiettili.
Restava da capire se avrebbe avuto abbastanza fegato per farla finita.
Invece si ritrova a formare una squadra scalcagnata composta da un amico spacciatore, uno sbirro corrotto e uno psicologo malato terminale.
A dargli un barlume di conforto è Lucille, un'attrice che Hole aveva salvato da un cartello di droga. La donna gli ha dato un posto dove stare ma all'improvviso viene presa come ostaggio.
Per pagare il riscatto Harry Hole può fare solo due cose: comporre una squadra di disperati e accettare l'unico lavoro che gli è stato proposto, ovvero di indagare privatamente per conto di un immobiliarista di Oslo sospettato dell'omicidio di due ragazze.
Luna rossa di Jo Nesbo ci offre un ritratto livido di un uomo che sembra riunto alla fine, ma che si trova a costretto a rinascere per lealtà.
Recensione di Libraio