Leo e Lia di Laura Orvieto è un libro che ricorda molto
Jip e Janneke: è costituito da una raccolta di microracconti che narrano la vita quotidiana, di crescita ed esplorazione, di un bambino, della sua sorellina e della loro mamma.
Leo e Lia è un libro autobiografico:
Laura Orvieto pochi anni dopo la sua pubblicazione divenne nota per
Storie della storia del mondo, una raccolta di racconti mitologici pensata appositamente per i suoi figli.
Protagonista di Leo e Lia è Leo, un bambino di poco più di tre anni che affronta l'avventura della crescita: la gestione della rabbia, la curiosità, la prima autonomia, le piccole cose belle e meno belle della quotidianità.
Occorre dire una cosa ai lettori che affronteranno la lettura di Leo e Lia: agli occhi di un lettore contemporaneo ci saranno espressioni e atmosfere che, seppur di dimensione domestica e rassicurante, appariranno come datati, un po' vintage.
Ed è proprio il fascino di Leo e Lia, libro che ha visto la luce nel 1909.
La dimensione domestica di Leo e Lia rispecchia quella di casa Orvieto e dell'Italia degli anni '10: una famiglia benestante, vivace culturalmente, attenta al prossimo.
Gli Orvieto vivevano a Firenze e nel loro circolo di amici comparivano persone come Luigi Pirandello, Giovanni Pascoli, Luigi Capuana.
E' anche curioso Leo e Lia, perchè la sua lettura contestualizzata ci permette di osservare uno sprazzo di vita del tempo: ad esempio il racconto "Il re è ebreo?" (censurato qualche anno dopo per ragioni di contingenza storica) ci racconta intanto il contesto dell'Italia monarchica e allo stesso tempo gli interrogativi di un bambino circa la religione (gli Orvieto erano di religione ebrea).
Leo e Lia è una lettura perfetta per essere condivisa a partire dai 4 anni, menntre è adatta dai 7 per una lettura autonoma.
Recensione di Stefania C.