Justine e Juliette, figlie adolescenti di un ricco banchiere parigino, educate in collegio, si trovano improvvisamente sole, in seguito alla rovina finanziaria della famiglia e alla morte dei genitori. Justine, fedele ai principi morali dell'educazione ricevuta, dovrà affrontare un terribile viaggio nell'inferno della Francia dell'ancien régime, tra giudici corrotti e frati libertini, aristocratici viziosi e borghesi delinquenti. Vittima di violenze e umiliazioni inaudite, la sventurata è destinata a una fine agghiacciante, mentre la sorella, che incontrerà poco prima di morire, si è conquistata, attraverso l'entusiastica accettazione del vizio, un'esistenza libera, ricca e serena. Tra le lusinghe della strada del vizio e le promesse di una vita condotta virtuosamente Sade abbraccia risolutamente la prima alternativa, quale negazione esasperata della morale corrente e dei costumi usuali della società borghese.