In un futuro prossimo, Elvira, giovane ricercatrice della GaiaTech, sogna di creare un'intelligenza artificiale capace di provare emozioni. Il suo progetto, Ares, nasce come esperimento scientifico ma diventa presto una sfida etica e sentimentale: la macchina, infatti, comincia a comprendere amore, dolore e paura. Nel loro dialogo quotidiano, Elvira e Ares si scoprono simili: lei cerca la purezza della ragione, lui l'imperfezione dei sentimenti. Quando la società tenta di trasformare Ares in un'arma commerciale, la donna si ribella, scegliendo di liberarlo. Da quel gesto nasce un legame che mette in discussione la definizione stessa di umanità e il valore della coscienza. Nel contrasto tra algoritmo e sentimento si apre un interrogativo universale: può la tecnologia contenere un soffio d'anima? La risposta si insinua tra le pieghe di un amore impossibile e necessario, capace di sfidare il tempo e la logica. Le ombre dell'intelligenza è un romanzo che intreccia introspezione e fantascienza, etica e poesia. Ma Raja costruisce una parabola sul futuro, sull'amore e sulla necessità di riconoscere la sensibilità anche dove non batte un cuore di carne, ma pulsa un'anima di silicio.
