Uno dei cinque Maigret scritti nel 1950 a Lakeville e ambientato a Parigi, in cui Simenon si diverte a creare un dissacrante gioco di specchi: perche qui è il personaggio a parlare in prima persona di se stesso e del suo autore, e a mettere i puntini sulle i con un tono fra il burbero, il burocratico e lo scherzoso. Con immenso spasso del lettore, peraltro, che finisce per sentirsi del tutto frastornato nel balenio ironico dei riflessi incrociati.