Le lettere di Forster e di Isherwood sulla letteratura e l'omosessualità raccontano non solo una parte della vita e alcune delle opere dei due grandi scrittori, ma anche due storie d'amore e di devozione parallele seppur molto diverse, quelle fra ciascuno scrittore e il suo rispettivo compagno. Raccontano, soprattutto, l'evolversi di un'amicizia che ha inizio nei turbolenti anni Trenta del Novecento e vede i due scrittori confrontarsi con l'ascesa del fascismo in Europa e la minaccia di una guerra. Le lettere dei primi anni Quaranta contrappongono i mondi, straordinariamente differenti, nei quali Forster e Isherwood stavano vivendo: da una parte Londra e i suoi dintorni durante i bombardamenti aerei, dall'altra la California del Sud e la comunità di artisti e di scrittori lì esiliata. Le lettere scritte dopo la guerra, per quanto poco numerose, soprattutto dopo i primi anni Cinquanta, si soffermano su alcuni momenti significativi, come ad esempio il tentativo di Isherwood di trovare nei suoi romanzi una voce nuova che tratti i personaggi omosessuali con maggiore franchezza. La vita dei due scrittori in una società nella quale non era possibile dichiarare apertamente le proprie preferenze sessuali, è un tema presente in modo quasi impercettibile in tutti e tre i periodi in cui l'epistolario è diviso, anche perché entrambi sono reticenti a svelare i dettagli intimi delle loro relazioni.