I primi antropologi a compiere ricerche sulle culture dell'arcipelago indonesiano furono, nel secolo scorso, gli olandesi. Lo scoppio della seconda guerra mondiale, la conquista dell'indipendenza e la proclamazione della Repubblica indonesiana nel 1949 decretarono la fine della ricerca etnografica olandese: la presenza dei cittadini dell'ex-potenza coloniale non era più gradita. A partire dagli anni Cinquanta antropologi occidentali cominciarono a studiare la cultura indonesiana. I drammatici rivolgimenti politici degli anni Sessanta ebbero, fra le loro conseguenze (molte delle quali tragiche per il popolo indonesiano), anche quella di favorire indirettamente lo sviluppo della ricerca sul campo da parte degli antropologi: infatti il regime nazionalista e anti-occidentale di Sukarno fu sostituito dalla dittatura reazionaria e filo-occidentale del generale Suharto, che aprì il paese agli investimenti americani e giapponesi e al turismo straniero; anche l'ingresso e la permanenza in Indonesia per motivi di studio divenne relativamente più facile. Nel corso degli anni Settanta cominciarono a delinearsi nuovi filoni di indagine: in particolare molti ricercatori, ispirandosi alle riflessioni di Lévi-Strauss si dedicarono allo studio della casa intesa come istituzione sociale. Questo libro è frutto di ricerche e studi condotti da Scarduelli in un arco di tempo di un quarto di secolo ed è dedicato ad alcune delle realtà etnografiche più interessanti dell'arcipelago indonesiano.
