"Perché Mantegna è un contemporaneo? Perché il suo "Cristo morto" definisce l'archetipo di una condizione umana, e come tale è davanti a me e non cessa di stupire. Ed è tanto incessantemente attuale - quindi contemporaneo - da echeggiare nella foto di Che Guevara morto. Perché Caravaggio è un contemporaneo? Perché la sua arte è presente, attuale e coetanea di tutte le età: scavalca la propria epoca e quelle successive, in un continuo esserci che la rende costantemente contemporanea, a dispetto di tutti i passaggi di civiltà e di cultura. Conviene dunque ribadire e risarcire due concetti fondamentali: tutta l'arte è arte contemporanea; e l'arte va ritenuta contemporanea non in quanto più o meno sperimentale, più o meno avanzata, ma solo in quanto concepita, elaborata ed espressa nel nostro tempo. Non c'è altro modo di essere contemporanei che essere qui e ora. Così, insieme alla contemporaneità di ciò che esiste c'è la contemporaneità di ciò che è esistito e continua a vivere." Vittorio Sgarbi.