Come ogni anno, le vignette dell'implacabile Agenda di Murphy si concentrano su un bersaglio a sorpresa: questa volta il nostro "uomo comune" dovrà vedersela con il scintillante mondo della celluloide, che ovviamente si dimostra tutt'altro che immune alle leggi della murfologia... Un appuntamento impreziosito da un rinnovamento grafico: più illustrazioni, più divertimento. Ma naturalmente, sebbene sia forte la tentazione di cedere alle lusinghe del Primo principio moderno del cinema, secondo cui "se la forma è sufficientemente d'effetto, il contenuto non conta", una rispolverata alle sempre valide leggi murphiane non può che tornare utile, in particolar modo in un mondo nel quale "nessun film è bello quanto la recensione entusiastica che ne hai letto" o dove, peggio ancora, "se cerchi un uomo attraente, divertente, intelligente, sensibile, sexy, affezionato e romantico, lo troverai soltanto al cinema!"