06/06/2009
Di umoneta
4 stelle su 5
Questo libro rappresenta uno studio approfondito delle ricche tradizioni sciamaniche dei popoli dell'Eurasia settentrionale e delle regioni subartiche (Eschimesi e Lapponi). Specialmente tra le popolazioni della Siberia, lo sciamanismo ha raggiunto le sue manifestazioni più compiute, quelle forme classiche per le quali si è spesso visto nella Siberia la terra di elezione, se non la culla di origine dello sciamanismo. Il testo di Melzi offre una visione d'insieme e un'interessante interpretazione degli aspetti salienti dello sciamanismo siberiano. La parte centrale del lavoro si focalizza sull'uso del tamburo come principale mezzo operativo che lo sciamano utilizza per ottenere la sua conoscenza iniziatica e i suoi poteri magici. L'autore descrive in modo dettagliato la fabbricazione del tamburo rituale e le tecniche d'uso di questo strumento, mettendo in evidenza le differenze e le analogie esistenti tra i vari popoli presso i quali lo sciamanismo è sopravvissuto fino ad oggi. Egli analizza il significato e la funzione del tamburo quale veicolo per accedere ai regni spirituali; è infatti considerato un essere vivo - cavallo o renna - che trasporta lo sciamano in altri mondi. Il tamburo è inoltre una mappa dell'itinerario dello sciamano, un sistema di simboli che rappresenta il mondo e riassume in sé l'intero cosmo. Le pagine dedicate al simbolismo del tamburo sono particolarmente illuminanti e contengono un'ampia documentazione.