«Questa è la storia di un amico fedele di cui si festeggia un augusto compleanno. A fronte della conclamata fama di radio e tv, i due mezzi fondamentali di quella che si chiamava fino a qualche tempo fa comunicazione di massa, più discreta e meno rumorosa è la storia del Televideo che, dopo una fase di biennale sperimentazione, nasceva il 15 gennaio del 1984. Un anno che dovette allarmare George Orwell ma che da noi s'inaugurò con la mitezza familiare della tv da sfogliare, una cascata di pagine che entrava nelle case degli italiani con la bacchetta magica del telecomando, mentre si accendeva la partita tra il servizio pubblico e la nascente tv commerciale. Nasceva un compagno di strada, uno di cui ci si può fidare, perché ha svolto e continua a svolgere il compito che gli è dato, anche ora che il panorama della comunicazione è dominato da attrezzi che tutto e tutti connettono. Qualcuno dice che il suo tempo sia passato ma è lì, con i suoi 40 anni, sul televisore, e ormai anche sul computer e sugli smartphone, a testimoniare una lunga storia che vale la pena di raccontare».