«Venezia allora, ma anche adesso, ogni tanto se indormensa e succede allora cussì pòco degno de esser contà che si aspetta con ansia qualcossa de nòvo»: e queste pagine raccontano delle cose che i veneziani si facevano succedere a interruzione di quelle quaresime; in un'epoca in cui il mare era ancora libertà e faceva un po' ebbre le persone che gli vivevano accanto. Avventure tra il Brenta e la laguna, sorrisi e «ciacole» di calli, giocosità: ma tanto facili a mutarsi nel gesto bello e definitivo da adombrare un senso del destino, un'ansia di lasciare un segno che sembrano chiamare a precedenti altre storie «tra mare e costa».