Il volume ricostruisce la nascita e lo sviluppo della psicologia sociale in Italia, dalle origini di fine Ottocento - quando il campo cercava ancora di definire i propri confini confrontandosi con filosofia, psichiatria, antropologia, sociologia e psicologia - alla sua piena affermazione nel 1954 - quando ebbero luogo il primo convegno e il primo congresso nazionali di psicologia sociale, le venne dedicata una sezione al X convegno della Società italiana di Psicologia e nacque la prima rivista specializzata. Frutto di un programma di ricerca pluriennale, la ricostruzione offerta dal libro adotta una prospettiva critica che integra la teoria delle rappresentazioni sociali, la nuova storia e la narratologia, in dialogo con l'approccio scientometrico della tradizione mainstream. Ne emerge il profilo di una psicologia sociale italiana originale, al contempo psicologica e sociocentrica, capace di restituire voce a figure oscurate dal successivo evolversi della disciplina.