161 ill.b/n, 37 tavv.col. L'opera affronta lo studio della pittura dell'Egitto cristiano su basi metodologiche nuove, allo scopo di superare alcuni pregiudizi ormai divenuti delle costanti per la c.d. arte copta, vale a dire la sua interpretazione come fenomeno locale o come reazione periferica all'ellenismo. Privilegiando gli aspetti relativi allo stile (finora sottovalutato a vantaggio di una quasi esclusiva analisi iconografica), alla cronologia e al ruolo effettivo giocato dall'ellenismo, si è inquadrata l'evoluzione della pittura nell'àmbito della cultura mediterranea di età tardoantica e bizantina, di cui anche l'Egitto faceva parte.