La paralisi cerebrale infantile (1897), qui offerta nella sua prima traduzione italiana, completa e conclude la trilogia dedicata da Freud al tema neurologico della paralisi infantile, seguendo i precedenti Per la conoscenza delle diplegie cerebrali dell'infanzia (1893) e Studio clinico sull'emiparalisi cerebrale dei bambini (1891). Il nuovo volume rappresentò per decenni un insuperato punto di riferimento per la clinica neurologica delle paralisi cerebrali infantili. Il testo oggi non solo merita una degna collocazione nell'ambito della storia della medicina, ma offre anche spunti in merito agli esordi della psicoanalisi, che proprio allora andava prendendo forma e attraeva sempre di più l'interesse di Freud. La traduzione, accompagnata da un consistente apparato critico, è stata condotta con un continuo confronto sia con la sua unica traduzione in altra lingua (inglese) tuttora disponibile, sia con i due precedenti volumi di Freud sull'argomento, nonché con le fonti da lui citate nel testo. In appendice è proposto l'articolo di Rudolf Brun, Risultati di Freud nell'ambito della neurologia organica (1936) e lo scambio epistolare a esso relativo tra il suo autore e la famiglia Freud.