LA NOSTRA CASA È IN FIAMME LA NOSTRA BATTAGLIA CONTRO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Il mondo si è commosso e ha incominciato a conoscere il volto da bambina di Greta Thunberg, la quindicenne svedese che, con le sue parole, è stata capace di scuotere le nostre coscienze. Greta ci ha raccontato di un mondo in disfacimento, sconvolto dalle azioni umane: un mondo che è la nostra casa e che noi trattiamo senza nessun riguardo, condannando le nuove generazioni ad affrontare gli enormi problemi che noi stiamo causando. Non si tratta soltanto di retorica giovani-vecchi. La giovane attivista è stata in grado con le sue parole di proporre temi importanti: la ricerca del profitto a tutti i costi, che arricchisce pochi e fa soffrire molti; la giustizia climatica che deve permettere di consegnare ai nostri nipoti e pronipoti un pianeta vivibile; una dura critica alla politica mondiale nei confronti del clima, incapace di affrontare tematiche importanti per una logica di potere che guarda all'oggi senza pensare al domani, tradendo le aspettative e gli interessi delle nuove generazioni.
Il libro La nostra casa è in fiamme vuole raccontarci tutto questo: vuole spiegarci come possa una ragazzina venuta dalla Svezia ragionare in modo più lucido e coraggioso di quanto non facciano i nostri governanti, che dovrebbero guardare al bene comune di tutte le generazioni, presenti e future. E farci sentire tanto egoisti, quando mettiamo davanti il nostro oggi senza pensare al domani degli altri.

«Non voglio la vostra speranza. Voglio che proviate la paura che provo io ogni giorno. Voglio che agiate come fareste in un'emergenza. Come se la vostra casa fosse in fiamme. Perché lo è.» Greta Thunberg ha parlato chiaro ai grandi del mondo e ha iniziato così la sua battaglia contro il cambiamento climatico, convinta che «nessuno è troppo piccolo per fare la differenza». Lo "sciopero della scuola per il clima" di una solitaria e giovanissima studentessa davanti al parlamento svedese è diventato un messaggio globale che ha coinvolto in tutta Europa centinaia di migliaia di ragazzi che seguono il suo esempio in occasione dei #fridaysforfuture. Greta ha dato inizio a una rivoluzione che non pare destinata a fermarsi, una battaglia da combattere per un futuro sottratto alle nuove generazioni al ritmo furioso dei 100 milioni di barili di petrolio consumati ogni giorno. "La nostra casa è in fiamme" è la storia di Greta, dei suoi genitori e di sua sorella Beata, che come lei soffre della sindrome di Asperger. È il racconto delle grandi difficoltà di una famiglia svedese che si è trovata ad affrontare una crisi imminente, quella che ha travolto il nostro pianeta. È la presa di coscienza di come sia urgente agire ora, quando nove milioni di persone ogni anno muoiono per l'inquinamento. È il «grido d'aiuto» di una ragazzina che ha convinto la famiglia a cambiare vita e ora sta cercando di convincere il mondo intero.

Il libro di Greta Thunberg ha un significato particolare: non è una semplice denuncia di quanto il cambiamento climatico stia cambiando le nostre esistenze, ma vuole essere un monito ai potenti del mondo: le nuove generazioni non ci stanno a pagare il prezzo di una politica dissennata, che si rifiuta di guardare al cuore del problema per una mera logica elettorale. Perchè raccontare le cose come stanno costa voti e popolarità. Greta, racconta lei stessa, non ha paura di essere impopolare: urla al mondo il proprio dolore, o meglio, ha fatto suo il dolore di un pianeta che stiamo distruggendo con le nostre azioni dissennate, voltandoci poi dall'altra parte per non vedere i terribili effetti delle nostre azioni.

Greta Eleonora Thunberg Ernman è nata nella città di Stoccolma, in Svezia, nel gennaio del 2003: è passata agli onori delle cronache come attivista per lo sviluppo sostenibile, conducendo una battaglia contro il cambiamento climatico. Ha acquisito un'enorme popolarità mediatica grazie alle sue manifestazioni davanti al parlamento svedese, in cui utilizzava lo slogan Skolstrejk fõr klimatet (Sciopero della scuola per il clima). I genitori di Greta sono Malena Erman, cantante d'opera, e Svante Thunberg, attore. In giovane età le è stata diagnosticata la sindrome di Asperger. Dietro le sue sollecitazioni, la famiglia è diventata vegana, con lo scopo di ridurre l'impatto ecologico del proprio nucleo rispetto al pianeta.