Ispirato alla vita di Gala Dmitrievna - la voce narrante è finalmente quella di una donna: la musa del Surrealismo. Nel romanzo, Gala si impone come il personaggio cardine di un'epoca, motore della vicenda letteraria di Paul Eluard - massimo poeta di Francia - e di quella artistica di Salvador Dalí, il simbolo stesso della pittura surrealista. Chiusa nel suo castello a Púbol, nel cuore della provincia di Gerona, in Spagna, una Gala oramai matura racconta qui in prima persona la sua storia, da quando ancora si chiamava Elena Dmitrievna e arrivò dalla Russia in Svizzera per curare la tubercolosi in un sanatorio e per incontrare, lì, un giovanissimo e timido Paul Eluard. Dopo è la passione che divampa, e la fiducia ferrea di lei nel talento di un ragazzino che diventa uomo e che si impone come uno dei protagonisti di Dada e del Surrealismo. Poi l'incontro con Max Ernst, il ménage à trois che scandalizza Parigi e ancora, dopo, l'irrompere nella vita della coppia del giovane Dalí e la nascita di un amore che esclude tutto il resto e che diventa forza generatrice di un'arte unica e rivoluzionaria. Scandito dai ricordi, dai rimpianti per una giovinezza ormai fuggita, dai batticuori per i giovani amanti che accompagnano gli ultimi anni, la storia di Gala è la storia di una donna divisiva, che ha saputo farsi odiare dal mondo quanto ha saputo farsi adorare dagli uomini che le sono stati accanto. Ma è anche la storia di un secolo che alle donne non ha lasciato spazio; e l'occasione per riflettere sulle storie di tutte le figure femminili che sono state considerate a torto personaggi di secondo piano nell'arte e che invece hanno contribuito in maniera fondamentale a tesserne l'evoluzione.