Un romanzo intenso e visionario che intreccia autobiografia, memoria collettiva e immaginazione esoterica in un viaggio tra la Torino operaia e i confini dell'ignoto. Quando Angelo perde entrambi i genitori a distanza di poche ore, si ritrova a dover affrontare non solo il dolore del lutto, ma anche una trasformazione profonda della propria percezione del tempo, della vita e della morte. Attraverso una scrittura fluida e poetica, capace di fondere ingegneria e spiritualità, la narrazione si apre a dimensioni parallele dove l'amore diventa forza energetica, la memoria si fa carne, e i limiti del razionale cedono il passo all'intuito.