Questo saggio esprime la dilagante empietà dittatoriale svolta dai falsi profeti, votati al satanismo. Richiama alla coerenza morale il credente in Dio che sostiene anche il dualismo delle distrofie di genere, alternando i requisiti fisici originati dalla genesi Divina del bene, scambiandoli, con gli attributi etero dei nati dal male satanico. Cresce così l'utopia liberticida imposta dal dominio di satana, invertendo i ruoli sottratti allo spirito cristico atto da chi difende le distrofie dei sensi, voluta dagli ordinamenti laici. Inoltre le controversie belliche in essere tra Israele e Palestina estendono la pretesa divisiva delle giurisdizioni nazionali dall'instabile criticità, dovuta alla reciproca intolleranza del bene territoriale, col male sociale. Infine, le imponenti invasioni intraprese dal mondo islamico verso l'occidente, sono finalizzate alla conquista biblica dei continenti atei e laici, dagli islamici definiti: miscredenti.
