Torna il vicequestore Vanina Guarrasi che, pur essendo sotto scorta, si ritrova a indagare su un nuovo e misterioso caso, quello de L'uomo del porto.
Siamo a Catania e un cadavere è stato rinvenuto nella sala adibita a magazzino di un noto locale.
E' una grotta sotterranea dove passa il corso d'acqua Avenano che scaturisce dall'Etna.
Il cadavere ritrovato che dà il via alla vicenda de L'uomo del porto è quello di Vincenzo La Barbera, un professore di filosofia al liceo classico, amante della solitudine. Perché veniva chiamato L'uomo del porto? Perché come abitazione La Barbera utilizzava una barca a vela.
Ed era amatissimo dai suoi studenti.
Un profilo ineccepibile, niente legami con la mafia, niente debiti.
Però lo hanno ucciso e di indizi non ci sono tracce.
Per Vanina invece i problemi sono tanti, a partire dalle minacce ricevute dalla mafia.
Il mistero de L'uomo del porto è difficile da dipanare e forse l'uomo che era oggi La Barbera era molto diverso dall'uomo che era un tempo.
Occorre scavare nel passato e per farlo Vanina si farà affiancare dal commissario in pensione Biagio Patanè.
Un Sicilia che respira al ritmo del vulcano, un mistero fitto e il costante pericolo personale vissuto da Vanina Guarrasi sono solo alcuni degli ingredienti di L'uomo del porto.
Recensione di Stefania C.