In questo libro affascinante e visionario, Pablo Echaurren intreccia archeologia, arte contemporanea, filosofia e autobiografia per riflettere sul senso profondo dell'umano, a partire dalla figura del Neanderthal. L'autore esplora la "periferia" come luogo fisico, mentale e simbolico, opponendola alla centralità egemonica della storia ufficiale, dell'arte istituzionalizzata e del pensiero dominante. Muovendosi tra le selci preistoriche della bonifica pontina e i readymade di Marcel Duchamp, Echaurren immagina un'altra umanità: meno aggressiva, più contemplativa, forse più gentile. Attraverso passeggiate, osservazioni, intuizioni e confronti con studiosi e scoperte scientifiche, il libro propone un'alternativa utopica alla narrazione evolutiva e culturale del sapiens, elevando il Neanderthal a simbolo di una possibilità diversa, non ancora del tutto svanita. Un invito a "cambiare specie", a immaginare nuove forme di esistenza, più umane dell'umano.