Il presente testo, il secondo della trilogia «L'Anomalia», prende le mosse dalle riflessioni avviate nel libro precedente, inerenti la figura dell'alieno e chi esso rappresenti all'interno di questa realtà illusoria, e prosegue tale ragionamento per dare al lettore ulteriori elementi utili ad avviare una vera e propria conoscenza di sé stesso e di ciò che lo circonda. In particolare si sofferma su alcuni aspetti essenziali per il risveglio spirituale: un primo aspetto riguarda l'inutilità di affidarsi ad entità superiori per ottenere qualche forma di aiuto e risolvere i propri problemi, metodica utilizzata da moltissime persone e che non permette di reperire in sé la giusta motivazione; un secondo aspetto concerne invece la tendenza ad identificarsi solo con particolari aspetti di sé, normalmente quelli più graditi, disconoscendone altri, perché ritenuti inappropriati, ma comunque tipici dell'essere umano. L'uomo può infatti essere tutto, ma tale caratteristica non viene quasi mai sfruttata nella maniera più corretta, a vantaggio del proprio progresso spirituale. La motivazione di ciò risiede nel giudizio che ciascuno porta con sé, applicandolo ad ogni ambito della propria vita, sia all'interno che all'esterno. Così facendo non si accorge di quanto questo programma mentale lo condizioni.
