La collana dei repêchage di Garzanti ha conquistato da subito un ampio pubblico di lettrici. Letteralmente “ripescaggi”, la collana mira a riscoprire piccole perle inedite mai pubblicate in Italia, ma solo all’estero molti anni fa.
L’albero dello zenzero di Oswald Wind è il quarto libro dei repêchage, pubblicato nel 1977 e diventato poi una seguitissima serie della BBC.
La storia raccontata in L’albero dello zenzero è quella di Mary, giovane donna scozzese che nel 1903 lascia il proprio paese per il Giappone, dove viene data in sposa ad un importante uomo d’affari.
E’ chiaro che il matrimonio non si preannuncia felice e Mary si sente sempre più sola e abbandonata, finchè non conosce Kurihama, samurai che discende da una nobile famiglia giapponese.
Ed è la loro storia, tra senso del proibito e desiderio di affermazione, che getta le basi di L’albero dello zenzero: i due infatti si innamorano, passeggiata dopo passeggiata. Con Kurihama che le racconta della bellezza del suo popolo, delle tradizioni affascinanti e insieme magiche e misteriose. Mary sa che è proibito ma sa che deve affermare sé stessa, anche se questo significa il ripudio e il divieto di vedere la figlia avuta con il marito.
L’albero dello zenzero è anche una storia di affermazione personale della donna: Mary insieme a Kurihama inizia ad ampliare i propri orizzonti. Conosce un mondo nuovo, sogna, progetta, si lascia travolgere dalla bellezza di Tokyo e della nuova vita che sta costruendo con il suo nuovo uomo.
Tuttavia L’albero dello zenzero pone l’accento anche su una questione fondamentale: per una donna l’indipendenza e gli ostacoli per raggiungerla non sono necessariamente legati alla nazione in cui si vive.
L’ostacolo principale è dentro Mary stessa.
Ed è questa la lezione dell’albero di zenzero, una pianta che cresce anche nei terreni più ostili ma che con tenacia si aggrappa alla vita. Allo stesso modo Mary lotterà per affermare i propri progetti, per dimostrare a sé stessa e ai propri figli che un mondo migliore è possibile e che lei può essere a capo di un impero personale di abiti e stoffe orientali.
L’albero dello zenzero ha tre punti di forza a suo favore: l’ambientazione Giapponese tradizionale, amatissima da tutti quei lettori che hanno apprezzato, solo per fare un esempio, Memoria di una geisha; l’incontro di due culture, perché l’ambientazione giapponese guardata attraverso gli occhi di un’occidentale, rende l’esperienza della lettura di L’albero dello zenzero, ancora più vicina a noi; infine il fascino che un romanzo che viene dal passato sa ancora esercitare sui lettori di oggi.
Prendendosi una licenza poetica da Italo Calvino, i bei libri non finiscono mai di dire ciò che hanno da d
Recensione di Stefania C.